Ecomafie, “il rapporto di Legambiente non ci stupisce affatto”

Ecomafie, “il rapporto di Legambiente non ci stupisce affatto”

discarica generica

“Non siamo affatto stupiti da quanto emerso dal rapporto di Legambiente sulle ecomafie. Semmai, è una dolorosa conferma di una situazione generale che in tanti conoscono, compreso chi finge di non conoscerla”.

Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, rammenta come “nel corso degli anni più volte abbiamo fatto presente che le problematiche ambientali in Puglia, piuttosto che migliorare, stavano seguendo una tendenza negativa, rinnovando, nel contempo la richiesta di un nuovo Pear (piano energetico ambientale regionale) e di un piano regionale integrale per i rifiuti (rifiuti solidi urbani e tossico nocivi) e di un sistema di smaltimento più consoni ai tempi che stiamo vivendo. Ma nulla di tutto ciò è avvenuto e ogni richiesta è stata rispedita al mittente o, peggio ancora, accolta da una colpevole indifferenza. Ora non ci resta, nostro malgrado, che registrare amaramente il tracollo delle politiche regionali giacché, dopo otto anni, la stessa Regione ammette il fallimento del piano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, elaborando un piano pilatesco che lascia ad altri l’incombenza di decidere in merito. Come dire: si è scelto gattopardescamente e come d’abitudine, di non scegliere”.

“Ammesso e non concesso – spiega Pugliese – che uno o più comuni del territorio decidano di assumere responsabilità in tal senso, la questione rimarrebbe comunque insoluta. La nostra regione è ai primi posti nella poco edificante classifica dei crimini ambientali, risultato figlio del permissivismo nei confronti delle chilometriche file di Tir provenienti da ben dieci regioni italiane che, puntualmente scaricano in Puglia rifiuti di ogni genere, spesso di discutibile composizione, accettati tuttavia, supinamente, come rifiuti solidi urbani. Eppure, sarebbe sufficiente stringere i controlli per verificare che non è così. E, con i rifiuti, si riversa sul territorio anche un sistema malavitoso organizzato che, in buona parte, si occupa di gestire questo traffico, come ben sa chi di dovere, sebbene, anche in questo caso, spesso si rivolga lo sguardo altrove”.

Pertanto, secondo il Segretario regionale della UIL, “servono a ben poco le giustificazioni e ancor meno mettere in risalto presunte iniziative repressive che, numeri alla mano, hanno inciso ben poco sul fenomeno. Il problema, piuttosto, è alla fonte: bisogna impedire con ogni mezzo di trasformare la Puglia nella pattumiera d’Italia. E’ solo una questione di volontà, che attualmente non c’è. E, senza tale volontà di affrontare l’emergenza alla radice, ci spieghino a che servirà il piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Anche qui pensiamo di essere facili profeti: a nulla”.

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